Marilina Marchica nasce ad Agrigento nel 1984, dove vive e lavora. Laureata in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e l’Università Politecnica di Valencia, la sua ricerca artistica esplora il tema della sottrazione e l'estetica del segno, utilizzando l'architettura e i muri come metafore delle relazioni tra uomo, natura e tempo. Attraverso frammenti e materiali di scarto, le sue opere indagano il dialogo tra forma e materia, spingendosi fino al limite dell’astrazione.
Marilina ha esposto in mostre personali presso la FAM Gallery di Agrigento, San Sebastiano Contemporary a Palazzolo Acreide, Spazio HUS a Milano e la Fondazione Brodbeck. Tra le partecipazioni di rilievo, figurano la II edizione del Premio FAM e la residenza d’artista a Villa Aurea nella Valle dei Templi. Le sue opere sono parte di collezioni in Italia e all’estero, tra cui il Museo delle Trame Mediterranee e le Fabbriche Chiaramontane di Agrigento.
La sua poetica si radica nella memoria del luogo, riflettendo sulla fragilità della materia e la sua correlazione con l’esperienza umana. Attraverso tecniche come calco, frottage e collage, Marilina cattura l’essenza di luoghi abbandonati, trasformandoli in paesaggi effimeri. Il frammento, nel suo lavoro, diventa una metafora della frattura e della turbolenza, offrendo nuove prospettive sull’abitare e sulla relazione tra l’uomo e l’ambiente.








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