Memoria e Paesaggio,è il titolo della mostra personale di Marilina Marchica a cura di Riccardo Tonti Bandini, realizzata in collaborazione con il Comune di Pesaro, “Pesaro 2024 - Capitale italiana della cultura”, Comune di Agrigento e “Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025”. Memoria e Paesaggio sono le direttrici spazio-temporali su cui si struttura il progetto di Marilina Marchica che, attraverso la sua ricerca poetica, tenta di rendere tangibile un tempo passato, ricco di impressioni avute in questa vita. Il tempo appartiene al tempo vivo condiviso da noi contemporanei. Come strumento di ricerca, Marchica utilizza un fitto tessuto narrativo ricco di segni che scava i luoghi intimi della memoria, pregni di ricordi, rivivono immagini nuove. Il paesaggio non è il mero contenitore del tempo, è il sedime dell’armonioso lavoro della natura e del lento lavoro dell’essere umano. Nei Landscape l’artista riesce a dare forma concreta a un pulviscolo di ossidi metallici sospesi sulla superficie dell’acqua, riassumendo così, in un gesto controllato e al tempo stesso appartenente al chaos, il lavoro dell’uomo e quello della natura. Nella dimensione percettiva, Marilina Marchica, è in costante ricerca tra la porzione del mondo reale, quella sedimentata nel tempo, e l’evoluzione poetica del paesaggio.

Ulteriori informazioni  

Custodire l'Immagine vuol dire farne memoria; cristallizzarla per mezzo del processo artistico, preservarla nella sua forma sublimata, risemantizzata ed espressiva. Raccogliere elementi-segno, impronte mnemoniche di vita già vissuta, è il fulcro della ricerca di Marilina Marchica e Maurizio Pometti, il cui impegno è volto a congelare il momento del disfacimento - reo della perdita di dettaglio - nella dimensione dilatata e ovattata dell'offuscamento così da farne testimonianza e status del ricordo. Il percorso espositivo si dispiega come le pagine di un vecchio album di ricordi in cui si susseguono e si sovrappongono immagini nostalgiche e sbiadite, echi di visioni condivise e collettive, volti poco noti e tappezzerie d'infanzia. In questo senso la reminiscenza, nel suo connotarsi di nebbia, è il primo atto salvifico: la selezione che ne deriva si tramuta in affrancamento e preservazione del principio generatore, ponendoci innanzi forme sospese, senza tempo.

Ulteriori informazioni  

Lo Spazio Fragile a Cura di Cristina Costanzo Solo Show

Ulteriori informazioni